Capodanno all’italiana: tradizioni, proverbi e il lancio della roba vecchia

Il 2023 è arrivato quasi alla fine e in Italia ci prepariamo ad accogliere il nuovo anno con entusiasmo e allegria. Il Capodanno italiano è una festa ricca di tradizioni e antiche usanze, che rendono la sua celebrazione sempre unica e indimenticabile.

Il giorno dell’ultimo dell’anno, le strade italiane si animano di festa, le piazze si riempiono e le persone si preparano a festeggiare tutte insieme l’arrivo della mezzanotte.

Si indossa qualcosa di rosso, solitamente intimo, per una tradizione molto antica che risale addirittura al tempo dei romani per i quali il colore rosso era il colore della forza e della fortuna.

Nelle tavole italiane non mancano mai lenticchie e cotechino, piatti tipici di Capodanno, ma anche chicchi d’uva o di melograno. Si dice infatti che lenticchie, uva e melograno portino soldi e dunque mangiarli durante l’ultima notte dell’anno sia di buon auspicio per il futuro.

E mentre il conto alla rovescia si avvicina alla mezzanotte, l’entusiasmo raggiunge il culmine. Ci si scambiano gli auguri di buon anno e si brinda al futuro con calici pieni di spumante. Il cielo si illumina di fuochi d’artificio dando inizio a uno spettacolo che dipinge di colori brillanti l’oscurità del cielo notturno.

Ma la tradizione forse più curiosa è quella che prevede il rito del lancio della roba vecchia dalla finestra. Un gesto simbolico, che ormai è praticamente quasi scomparso, ma che rappresentava la volontà di lasciarsi il passato alle spalle e di ripartire con un nuovo inizio. Perché, come recita un vecchio proverbio italiano, anno nuovo, vita nuova. Il Capodanno è un momento per riflettere, per mettere da parte le preoccupazioni e accogliere con speranza e ottimismo ciò che il futuro ha in serbo per noi.

Da parte nostra, ci e vi auguriamo che tutti i desideri e buoni propositi vengano esauditi. E se tra questi c’è anche migliorare il vostro italiano, sapete dove trovarci.

Buon Nuovo Anno a tutte e tutti!

L’Accademia

“Sardus_Italia“