Le feste di aprile: Sa Die de Sa Sardigna e non solo

La primavera è finalmente arrivata, nonostante qualche goccia di pioggia, portando con sé colori, profumi e nuove energie. I campi si riempiono di fiori, gli alberi si vestono di verde e l’aria si fa più dolce ogni giorno che passa. È il momento perfetto per rallentare, respirare profondamente e lasciarsi ispirare dalla natura che rinasce.

Accogliamo questa stagione con entusiasmo, pronti a vivere ogni giornata con leggerezza e meraviglia e a godere di tutte le festività che questo periodo ci riserva.

Iniziamo con il 25 aprile, la Festa della Liberazione, una festa nazionale che celebra la fine dell’occupazione nazista e del regime fascista durante la Seconda Guerra Mondiale. È un momento di riflessione sulla storia del nostro paese, una fase cruciale della guerra che segnò il primo passo verso la nascita della Repubblica Italiana e verso la Costituzione.

Feste di primavera

Ma le celebrazioni non finiscono qui! Il 28 aprile qui in Sardegna festeggiamo Sa die de sa Sardigna, una festa dedicata alla cultura e all’identità sarda. È un’occasione unica per immergersi nelle tradizioni e nella storia di questa affascinante regione italiana. Anche in questa occasione si inneggia alla libertà e si festeggia l’orgoglio del popolo sardo, che riuscì a cacciare, anche se solo temporaneamente, i piemontesi presenti nel territorio. La storia racconta che per riconoscere i piemontesi i cagliaritani chiedevano a tutti, “Nara cixiri” letteralmente “di’ ceci”. Soltanto i veri sardi sapevano rispondere con la pronuncia corretta. In questo modo si riuscì a individuare gli stranieri e allontanarli dall’isola. Ma la storia ci racconta anche che la rivoluzione sarda non finì bene. La Sardegna rimase infatti sotto il dominio sabaudo, ma questa giornata continua a rappresentare l’orgoglio della Sardegna.

E non dimentichiamoci di Sant’Efisio. Qui il primo maggio è il giorno dedicato a Sant’Efisio, il santo più importante dell’isola. Questa è la festa più importante per la Sardegna, un’esplosione di colori, musica e tradizioni che coinvolge l’intera comunità sarda e attira visitatori da tutto il mondo. Ogni anno, da ben 369 anni, si svolge il lungo pellegrinaggio con tantissimi fedeli che arrivano da ogni parte dell’Isola e sfilano a piedi, a cavallo o sulle traccas (i carri trainati dai buoi) fino al luogo del martirio del Santo, nella spiaggia di Nora, a circa 40 km da Cagliari.

È proprio vero, la primavera porta tante celebrazioni importanti e non solo. Quando pensano alla primavera, noi italiani pensiamo naturalmente alla bella stagione, alle giornate più calde e più lunghe, alla natura che si risveglia. Impossibile non pensare anche a Botticelli e Vivaldi, che hanno impersonificato, attraverso la loro arte, la primavera in maniera sublime.

Sempre a tema primavera, nella sezione didattica del nostro sito non possono mancare delle attività dedicate. Ti va di provarle?

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A presto e buona primavera!

“Sardus_Italia“